EPISODI DI DISFLUENZA

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Suggerimenti comunicativi utili.

Tra i 2 e 4 anni c'è il massimo rischio di insorgenza dei primi episodi di disfluenza.

Generalmente, si sviluppa in maniera graduale, con periodi di difficoltà alternati a periodi di fluenza normale.

La disfluenza può manifestarsi con grande variabilità, le difficoltà infatti, aumentano in caso di eccitazione, stanchezza, apprensione o fretta.

L’80% dei bambini che manifesta iniziali episodi di disfluenza li interrompe spontaneamente e nel 50% dei casi entro un anno dall'insorgenza.

Queste remissioni spontanee sono spiegabili presupponendo che il problema dipenda da una incompleta maturazione della competenza linguistica espressiva.

Quando la disfluenza non è ancora strutturata, cioè dura per un periodo di tempo limitato, sei mesi circa e non sono ancora presenti reazioni emotive alla difficoltà di parola, il bambino può non essere cosciente della difficoltà se non siamo noi a renderlo consapevole quindi è bene evitare di fargli maturare questa consapevolezza così si eviterà di strutturare la disfluenza e stabilizzarla. 

Qualche suggerimento da seguire nell'interazione verbale:

  1. Ascoltare pazientemente cosa dice e non come lo dice. Rispondere al messaggio non facendo caso alla disfluenza
  2. Permettergli di completare l'esposizione del proprio pensiero senza interruzioni.
  3. Mantenere, mentre sta parlando, un naturale contatto oculare.
  4. Evitare di anticipare o completare il suo pensiero. Lasciate che si esprima con parole proprie.
  5. Dopo che ha parlato, ripetere attentamente e in maniera rilassata alcune sue parole sulle quali ha balbettato. Ad esempio: “ho vvvisto un cccane”. Ripetete, senza fretta: “Oh si, hai visto un cane. L'Ho visto anch'io quel cane”.
  6. Attendere un secondo o poco più, prima di rispondere. Serve a mantenere un ritmo della parola più tranquillo e può aiutare la sua espressione verbale.
  7. Dedicargli almeno 5 minuti al giorno per colloquiare con lui tranquillamente e senza fretta.
  8. Manifestate e verbalizzate che gli volete bene, lo considerate e vi piace parlare e passare del tempo con lui. 

Inoltre può essere d'aiuto uno stile di vita in casa meno frenetico e più calmo quindi rivolgersi a lui in maniera non affrettata e permettergli di esprimersi non sostituendosi a lui o anticipandolo quando parla.

Meglio spegnere la tv e non mettere a tavola cellulari o tablet durante i pasti,

è bene che siano momenti dedicati alla conversazione e il digitale non lo renderebbe possibile.

Se comincia a parlare mentre siete occupati in qualcosa che richiede attenzione fategli notare che, anche se non lo guardate, siete in ascolto e gli dedicate la vostra attenzione.

Quando vuole raccontarvi qualcosa, se potete, interrompete la vostra attività e guardatelo negli occhi. Se non potete interrompervi, ditegli che, appena finito, lo ascolterete attentamente.

Per qualche giorno può essere utile analizzare come ascoltate e come reagite alle sue verbalizzazioni e richieste di attenzione.

Per i primi 2 o 3 giorni valutate, volta per volta come, quando e per quanto tempo lo ascoltate.

Cosa attira la vostra attenzione?

Che modalità di ascolto adottate? Percepite una piccola parte di quello che dice o seguite ogni parola?

Lo lasciate finire prima di intervenire?

Gli mettete fretta quando tenta di parlare?

Come reagite quando vi interrompe mentre state facendo o dicendo qualcosa di importante? Quanto lo osservate mentre lo state ascoltando?

Incominciate a modificare il modo di ascoltare e di reagire, provate a bilanciare il vostro ascolto.

Se parla molto, non è possibile ascoltarlo sempre ma potete decidere quando farlo, magari ascoltandolo nei momenti in cui prima eravate distratti. Oppure potete modificare la vostra reazione, quando vi interrompe. L'importante è sapere che si può modificare l'ascolto, senza arrivare ad eccessi.

Usate un linguaggio corretto, chiaro, con frasi e vocaboli adeguati alla sua età. Se parlate troppo velocemente può accadere che cerchi di imitarvi, senza averne l'abilità, e ciò può portare a balbettii e esitazioni. Usate frasi breve e semplici altrimenti potrebbe avere difficoltà nel comprendere e quindi nel rispondere. Parlate adagio, con pause frequenti. Notate se tendete a tagliare la frase, se avete capito cosa vuol dire.

Leggete o raccontate delle storie durante la giornata o prima di dormire.

La lettura e il racconto enfatizzano il lato piacevole della conversazione. Fatelo spesso e con regolarità.  Dopo avergli letto più volte una storia, lasciategli finire le frasi o raccontare la storia con parole sue.

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